Vorresti avere il potere di far accadere solo quello che desideri, nella tua vita lavorativa e privata?
E magari vorresti smettere di subire le circostanze, essere vittima dei comportamenti altrui, di soci, colleghi, amici e parenti? Quei comportamenti e quelle decisioni fuori dal tuo controllo che ti frenano e che tanto odi e ti fanno sentire in qualche modo in gabbia, sì.
Possiamo provarci insieme: la soluzione esiste ed è a portata di mano, per chi vuole trovarla.
Facciamo amicizia con il concetto di Responsabilità, come consapevolezza del nostro ruolo negli avvenimenti che ci circondano.
Il Locus Of Control: dove pensi che si trovi la tua torre di controllo?
Il locus of control è un concetto di matrice anglosassone, introdotto per la prima volta negli anni ’50 dallo psicologo statunitense Julian B. Rotter. Alcuni posseggono un locus of control interno e altri esterno. Cosa vuol dire?
- Locus of control interno: caratterizza quelle persone che ritengono di avere un controllo in prima persona degli avvenimenti che si susseguono nella loro vita. Queste persone sentono di poter modificare la realtà esterna attraverso le proprie azioni, capacità e conoscenze. Di conseguenza, sono persone che agiscono, che si propongono come causa e rispondono alle situazioni come agenti attivanti.
- Locus of control esterno: è proprio, invece, di coloro che sentono di non avere controllo totale su ciò che le circonda. Pensare di non avere alcun ruolo attivo nell’attivare cambiamenti nella nostra realtà ci porta a essere effetti delle azioni altrui e a subirle passivamente.
La soluzione sta nel diventare causa
degli effetti che desideri
Un esempio pratico.
Nel reparto marketing di un’azienda si avvicina la deadline per la presentazione di un nuovo progetto da sottoporre all’approvazione del titolare. Si tratta di un progetto importante per attaccare nuove fette di mercato, che implicherà impegno da parte di tutti, ma che ha subito dei rallentamenti e la scadenza non verrà rispettata.
Il Responsabile marketing con locus of control esterno, tenderà ad attribuire la causa di tutto ciò all’inefficienza della sua squadra o alle infrastrutture poco adeguate, o alle condizioni di lavoro. Andrà dal titolare, magari, a chiedere nuovi collaboratori che lo affianchino e forse degli spazi più grandi, altri pc e migliori incentivi per la sua squadra.
Il Responsabile marketing con locus of control interno, invece, prenderà in mano la situazione, si farà portatore di cambiamenti precisi, interverrà sulla sua squadra andando a neutralizzare le sacche di inefficienza, i processi ridondanti e antiproduttivi che hanno causato i rallentamenti. Si farà carico di un maggior controllo e ricontratterà la scadenza della presentazione con il titolare, facendo presente l’iter seguito. Insomma, affronterà anche le questioni più spinose con responsabilità.
Essere Responsabili, vuol dire essere Consapevoli
Arriviamo al concetto di Responsabilità. La Responsabilità è essere sorgente, è sentirsi causa di ogni conseguenza e non essere mai un semplice effetto della responsabilità altrui.
In altri termini, essere responsabili vuol dire essere consapevoli del proprio ruolo attivo nell’accadere degli avvenimenti e presentarsi sempre come agente attivante, o causativo.
L’assenza di Responsabilità equivale invece a subire gli effetti delle azioni altrui e quindi a subire la Vita che scorre.
Generalmente chi ha un alto livello di Responsabilità possiede anche una profonda consapevolezza di se stesso, ovvero si sa ascoltare, osservare, e si sa gestire.
Ma cosa ci serve per innalzare i nostri livelli di responsabilità? Abbiamo bisogno di strumenti, di fonti energetiche a cui attingere e in particolare:
- Una grande energia. Devi essere forte e sentirti bene, per poter prendere in mano le situazioni. La tua energia deve essere carica ed equilibrata.
- Una buona stima di sé stessi. Come puoi proporti come forza propulsiva di cambiamento se non hai fiducia in te e nelle tue capacità?
- Un desiderio forte. Ricordiamo la domanda iniziale: Vorresti avere il potere di far accadere solo quello che desideri? Questo implica che il desiderio è, appunto, il vero motore del cambiamento. Più forte e stabile sarà, più lo sentiremo nostro, più ci guiderà nella Responsabilità.
Diventa il protagonista, passo dopo passo
Ma quindi come si fa a innescare questo meccanismo di consapevolezza in noi?
Come si fa a forzare un meccanismo che ci espone a potenziali fallimenti e quindi mette in atto meccanismi naturali di difesa?
Bisogna allenarsi, allenare la Responsabilità e la Consapevolezza.
Partiamo immaginando di essere in un momento di serenità, dove tutto sembra essere conosciuto e sotto il nostro controllo. La classica zona di comfort, quella in cui tutti amiamo crogiolarci e riposare ogni tanto. Questa è una zona ottima per ricaricare le energie, ma non dobbiamo sostarci a lungo se non vogliamo bloccare la nostra crescita.
Il segreto è spostarci nella zona di scomfort, una zona nuova, che innesca mancanza di controllo e anche paura. Decidere consapevolmente di affrontare situazioni sconosciute, nuove iniziative, nuovi ambienti e cambiare routine: tutte cose che portano disorientamento, timori e paura di sbagliare ed essere giudicati.
Perché è utile spostarsi in questa zona? Perché se riusciamo a prendere coscienza del fatto che siamo noi la causa del cambiamento intorno a noi, alzando così la nostra causatività, passeremo alla fase successiva: quella della Responsabilità.
Nella zona della Responsabilità, affrontiamo i problemi che tanto ci fanno paura, impariamo dalle nuove situazioni, nuove abilità e sviluppiamo una forte stima di noi stessi, vedendoci domare una situazione ostica e sconosciuta con successo.
È qui che ci rendiamo conto che la riuscita dei nostri desideri non dipende da nessun fattore esterno, ma che noi abbiamo il vero controllo di ogni conseguenza.
Arriviamo così nella zona della nostra Espansione. Una zona in cui proviamo sensazioni positive ed esplosive: gioia, voglia di fare e di intraprendere nuove vie, desiderio di migliorare ancora, di imparare ulteriormente, di aggiungere ancora qualcosa a noi stessi.
Siamo pronti per ricaricare le energie, ci troviamo in una nuova zona di comfort, da cui ripartire per riprendere il ciclo.
La vittoria c’è quando tutti sulla canoa iniziano a remare
come se fossero soli
Next Step: capire la complessità degli altri
Rispondi a queste domande per valutare il tuo livello di responsabilità operativa ed emotiva.
- Quando entri in ufficio la mattina dopo una riunione, dove hai dato specifiche istruzioni, e ti accorgi che niente di ciò che hai spiegato è stato fatto, tu cosa fai?
- Chiami le persone di riferimento, verifichi i contenuti passati il giorno prima e li aiuti a fare le cose per bene.
- Ti irriti e alzi la voce sottolineando che dodici ore prima hai spiegato di fare l’opposto.
- Rifletti sulla possibilità di non essere stato chiaro e cosa avresti potuto fare diversamente.
- Quando una persona a te cara a livello personale ti parla in maniera scontrosa o con toni forti, tu come reagisci internamente?
- Resti calmo e osservi la situazione per capire cosa dire/fare.
- Rispondi a tono e ripristini ordine.
- Ti chiedi in che modo puoi aiutare la persona (e la relazione) in questo momento.
Quando sei causa di una situazione, ti senti l’unico incaricato a risolverla e porti avanti questo incarico senza la minima aspettativa che gli altri ti seguano. Se vuoi una cosa semplicemente la fai accadere.
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