Un coach aziendale aiuta a raggiungere due obiettivi, principalmente.
Il primo obiettivo è un aumento delle performance dell’azienda, declinate in fatturato, crescita economica, stabilità sul mercato ed espansione.
Il secondo obiettivo è il miglioramento del clima interno dell’azienda: le persone devono poter lavorare in un clima sereno, per essere realmente performanti e dare il loro meglio.
Dopo questa semplificazione dovuta, passiamo ai dettagli.
Coach aziendale e imprenditore
Il fulcro dell’attività aziendale è, in fin dei conti, l’imprenditore.
L’idea del business parte da lui, il genio dall’intuizione vincente, il leader che deve portare avanti un’intera squadra verso l’obiettivo e l’uomo, che affronta rischi e dilemmi personali e professionali.
È inevitabile che il coach, quando arriva in azienda, parta da lui. Parta dall’analisi della sua situazione, della sua personalità e dei rapporti che instaura con le “sue” persone.
Ed è anche abbastanza consueto che i punti cruciali più sorprendenti emergano proprio dall’approfondimento di questo ruolo e della persona o delle persone che lo incarnano.
Il coach aziendale cosa può fare, per l’imprenditore?
Può accompagnarlo in un percorso di consapevolezza dei suoi punti di forza, dei suoi nodi da sciogliere e del modo che ha di interagire con l’ambiente esterno, con il tempo, con le persone. Questa modalità di interazione con tutti gli input, interni ed esterni, deriva dallo studio della sua intelligenza dominante, la sottodominante e quella in minoranza, tornando all’amato argomento delle tre intelligenze.
Non solo. Il coach aziendale può aiutare l’imprenditore a comunicare più efficacemente, a scegliere, coinvolgere e trascinare con più impatto il proprio team verso l’obiettivo comune. Lo aiuta inoltre a scoprire, passo per passo, tutti i punti critici dell’azienda che ne bloccano la crescita, le sacche di inefficienza, le aree di miglioramento e potenziamento ignorate.
Il coach può aiutarlo a comprendere come codifica il mondo, per ottenere risultati da altre persone senza mettere sotto tensione la relazione con loro.
Lo aiuta, insomma, a fatturare di più in un clima migliore. E a raggiungere i suoi obiettivi come imprenditore.
Di ciò che posso essere io per me,
non solo non potete saper nulla voi,
ma nulla neppure io stesso.
Luigi Pirandello
Coach aziendale tra i dipendenti
Dopo essersi coordinato con i Responsabili di un’azienda, il coach aziendale ha l’arduo compito di stendere insieme a loro un piano di ottimizzazione dei processi interni.
“Processo” è una parola un po’ asettica, ma in realtà molto tangibile, perché fondamentalmente fatta di persone e di flussi di informazioni e operazioni tra persone.
Per questo il secondo grande raggio d’azione del coach aziendale è quello dell’intervento sulla gestione delle persone in azienda.
Ho scelto “Persone in azienda” come motto, perché di persone è fatto il tessuto attivo di qualsiasi impresa e mi piace occuparmi delle persone che nelle aziende vivono e si realizzano. Ma non solo. Persone in azienda ha un valore preciso: quell'”in” significa presenza, consapevolezza, partecipazione, conoscenza del proprio ruolo e presa di responsabilità in relazione alla propria attività quotidiana.
È prima di tutto in questo che un coach aziendale può aiutare le risorse umane e coloro che gestiscono quelle risorse: ogni membro del team deve essere accompagnato a prendere coscienza della persona che vuole diventare, assumendosi la responsabilità del proprio cambiamento, capendo in che modo, con la propria personalità e i propri punti di forza, può contribuire al gruppo e alla produttività dell’azienda, senza snaturarsi e mantenendo i propri comportamenti funzionali a questo scopo.
La conoscenza di sé stessi, delle proprie intelligenze, dei propri ritmi e degli atteggiamenti potenzianti e depotenzianti che si mettono in atto ogni giorno è la chiave indispensabile per arrivare allo scopo del coach aziendale: migliorare i rapporti tra persone, rendendoli più efficaci per gli obiettivi aziendali.
Coach in azienda: come funziona in pratica
Ogni coach aziendale ha il suo metodo. Il mio è ben codificato, frutto di tanti tanti anni di esperienza con imprenditori di ogni provenienza geografica e di ogni settore.
Il mio metodo parte da un test di autovalutazione, che ha come obiettivo la creazione di un’istantanea sulla situazione attuale dei rapporti interpersonali aziendali, tra titolari, soci, membri del team. Quest’istantanea fa emergere criticità, punti di forza, aree da potenziare e sacche di inefficienza relazionale.
E da qui si può partire a costruire, ottimizzare, rilanciare.
Il metodo successivamente porta, passo passo, a delineare i processi e le fasi (in senso molto pratico, con interventi che possono concentrarsi su strutture, ambienti, persone, ruoli, organizzazione, condivisione e flusso delle informazioni) necessarie per un miglioramento concreto e duraturo. Si tratta di un percorso pratico nato all’interno di aziende italiane per aziende italiane. Un percorso di autoconoscenza, basato sulle tre intelligenze che permette di migliorare la leadership dei titolari e dei responsabili, ottenendo un cambiamento evolutivo che porti all’ottimizzazione delle relazioni professionali e a una crescita aziendale conseguente.
Coach aziendale: quanto costa?
Quanto può costare una consulenza aziendale da parte di un coach specializzato? E che investimento in termini di tempo e impegno richiede?
Purtroppo non c’è una risposta univoca, perché è necessario conoscere la situazione di partenza dell’azienda stessa, il suo settore, la sua dimensione e i suoi obiettivi.
Ma io sono qui per fugare ogni dubbio.
Richiedi una consulenza gratuita per conscerci meglio: in base a questa potrai ottenere informazioni, dettagli e, se necessario, un preventivo di intervento strutturato.